MONDIALE SBK A MONZA

6 maggio 2012

VELOCITA di Alexander Pellegrin

La giornata mondiale di Monza rovinata dal maltempo
I DISPETTI DI GIOVE PLUVIO

Weekend condizionato da un tempo “all’inglese” quello del mondiale Superbike disputatosi a Monza,caratterizzato da molti colpi di scena: dallo slittamento da sabato a domenica pomeriggio della gara della Superstock 600 all’annullamento di gara1 della Superbike.
Unico dato positivo è il superamento del record di velocità, che era di 334.8 km/h, fatto da Max Biaggi nel 2011 ed eguagliato dall’altro pilota romano Michel Fabrizio il venerdì di prove libere. Tom Sykes ha fatto registrare una velocità massima di 339.5 km/h e un tempo sul giro di 1’42.766.

Ma vediamo come sono andate le gare.

Superstock 1000
Unica gara asciutta della giornata quella della Superstock 1000 FIM Cup che vede vincitore Lorenzo Savadori in sella alla Ducati 1199 Panigale del Barni Team Italia  con un tempo di 1,53.308.
Dopo lo scatto dalla quarta casella dello schieramento (era stato retrocesso di due posizioni a causa di un’irregolarità tecnica), prende la testa della gara già alla prima variante e la mantiene fino alla fine della gara! Secondo arriva lo svedese Bergman (BWG Racing Kawasaki), terzo l’altro pilota del Barni Team Italia, Eddi La Marra.

Supersport
Gara disputata sul bagnato che vede la vittoria del pilota francese Jules Cluzel (PTR Honda) 2’01.584. Secondo posto per Sam Lowes (Bogdanka PTR Honda) e terzo per il turco Kenan Sofuoglu in sella alla Kawasaki ZX6R del Team Lorenzini.
Diciannovesimo è l’unico pilota lombardo, Giovanni Altomonte, in sella alla CBR 600RR del Team Kuja Racing, al ventesimo e ventiquattresimo posto troviamo gli altri due piloti del KUJA Racing, Roberto Anastasia e Thomas Caiani.

Superbike
Gara 1: iniziata con un tempo molto incerto, la gara viene interrotta e sospesa al terzo giro, causa una pioggia che cadeva battente su metà tracciato e lieve sull’altra, non facendo così capire ai piloti che tipo di gomma usare.

Gara che vedeva fino a quel momento Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) in testa davanti al poleman Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) e alle due Aprilia RSV4 Factory di Eugene Laverty e Max Biaggi.
Dopo alcuni minuti passati a decidere il da farsi, i piloti  e la direzione gara hanno preferito sospendere la gara.

Scelta inevitabile per la direzione gara anche a causa, delle numerose cadute all’altezza della Parabolica dove addirittura al “warm up lap” Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) cade, al primo giro scivola anche Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) che era terzo, poco più tardi John Hopkins (Crescent FIXI Suzuki) che coinvolge anche il bresciano Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team), rimasto in sella per miracolo.

Gara 2: partita con più di mezz’ora di ritardo, ridotta a 17 giri con 2 giri di warm up, gara 2 vede come vincitore l’inglese Tom Sykes in sella alla Kawasaki ZX 10R del Kawasaki Racing Team. Secondo è un altro pilota inglese Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), terzo è l’irlandese Eugene Laverty (Aprilia Racing Team).

Al quattordicesimo posto troviamo il bresciano Lorenzo Zanetti in sella alla Ducati 1198 del Pata Racing Team. Decimo è Ayrton Badovini in sella alla S1000RR del BMW Motorrad Italia GoldBet.

Dodicesimo è il campione del mondo Supersport 2011 Chaz Davies in sella all’Aprilia del team varesino ParkinGO MTC Racing e sedicesimo è l’argentino di casa Pedercini, Leandro Mercado.

Gara finita a 8 giri causa bandiera rossa ai primi segni di pioggia e che vede assegnare ai piloti metà punteggio.

Superstock 600
Dopo il posticipo a domenica causa cattive condizioni meteorologiche, la gara è stata comunque corsa sotto l’acqua e per questo ridotta da 10 a 6 giri. Vincitore Riccardo Russo (Team Italia FMI) con il tempo di 2’08.231. Secondo il belga Duwelz (Team MTM Racing) e terzo è lo svizzero Chesaux (EAB Ten Kate Junior Team).

Primo dei 3 piloti lombardi in questa categoria, è la wild card Roberto Mercandelli (RCGM Team): il pilota di Albiate partito dalla ventiduesima posizione è giunto al traguardo quindicesimo. Diciassettesimo è il bresciano Stefano Casalotti (Team Riviera) e ventunesimo è il milanese Luca Salvadori (Team PATA by Martini).

 

PIOGGIA INTERMITTENTE,
PNEUMATICO INESISTENTE

di Ruggero Upiglio

Domenica 6 maggio, stando comodamente seduto davanti alla tv, ho fatto una bella scoperta: pioggia intermittente, pneumatico inesistente. Se la pista è asciutta si corre con le gomme slick, se è completamente bagnata con la rain, ma se è asciutta e bagnata la gomma che va bene non esiste: con la slick non si sta in piedi sui tratti bagnati, la rain si disintegra su quelli asciutti, specialmente in frenata. Per la verità, Pirelli ci aveva provato facendo intagliare (durante le notte) dai suoi tecnici degli pneumatici slick da utilizzarsi in una situazione del genere, ma mi pare che nessuno li abbia presi in considerazione

Ma stiamo scherzando? Il problema mi sembra grave perché si potrebbe arrivare a non correre con una pista con qualche tratto umido, come stava succedendo a Monza nel mondiale superbike di fronte a decine di migliaia di spettatori (che avevano iniziato a protestare) e far saltare un evento importante come una prova di campionato del mondo.

La situazione asciutto-bagnato non è poi così rara, tanto che la giornata di Monza è stata definita “all’inglese” e nel Nord Europa si corre spesso.

Quindi un problema da risolvere, ma come? La gomma che renda al massimo in tutte le situazioni sembra che non si possa fare e anche avere a disposizione due moto, come ho visto fare in MotoGP, in questi casi non servirebbe.

La giornata di Monza ha posto il problema ma non ha offerto soluzioni  perché i piloti hanno preso il via in gara2 con le slick cercando di evitare le zone umide (che erano due a centro pista) dimostrando che si poteva correre, ma dopo soli otto giri si è rimesso a piovere ed è finita lì. In gara1 sono partiti con l’asciutto ma la pioggia è arrivata dopo tre giri e sarebbe stato rischioso proseguire, anche cambiando gli pneumatici.

Questo mi fa pensare che non vi sia rimedio perché la situazione asciutto-bagnato si presenta ogni volta in modo diverso (tanto di uno e poco dell’altro o viceversa) e quindi la scelta delle gomme resta sempre una lotteria.

 

 

LE FOTO

01 Il via alla Gara2 della Superbike.

02 La Stock 1000 sulla prima variante.

03 Partenza bagnata per la Superstock 600.

04 Lorenzo Zanetti

05 Luca Salvadori

06 Chaz Davies

07 Roberto Mercandelli

08 Stefano Casalotti

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